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Cassa integrazione 2023 e sostegno al reddito: guida veloce

5‘ di lettura

Cassa integrazione e sostegno al reddito nel 2023: quali sono le novità apportate? In che modo le famiglie ne potranno beneficiare? Scopriamo i dettagli nell’approfondimento (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famiglia. Leggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Cassa integrazione e sostegno al reddito nel 2023: quali sono le novità?

Con riferimento alla Cassa integrazione e alle misure di sostegno al reddito per il 2023, sono tate le novità e le misure riconfermate.

Vediamole in breve in questo elenco:

  1. Rifinanziamento dei Fondi per i trattamenti di integrazione salariale;
  2. Proroga per tutto il 2023 della Cassa Integrazione guadagni straordinaria per alcune categorie di lavoratori;
  3. Incremento, per l’ultima mensilità, dell’indennità riconosciuta ai dipendenti a titolo di congedo parentale da 30 all’80% della retribuzione;
  4. 250 milioni di euro annui in più da destinare al Fondo sociale per occupazione e formazione a decorrere dall’anno 2023 a copertura dei trattamenti di sostegno al reddito in favore dei lavoratori dipendenti da imprese operanti in aree di crisi industriale complessa;
  5. Proroga per il 2023 delle misure di sostegno del reddito per i lavoratori dipendenti delle imprese del settore dei call center;
  6. Proroga per il 2023 dell’integrazione del trattamento di Cassa integrazione guadagni straordinaria per i lavoratori dipendenti delle imprese del settore del commercio;
  7. Proroga sostegno al reddito aziende sequestrate;
  8. Proroghe CIGS aziende in crisi;
  9. Proroga CIGS post accordo transizione occupazionale;
  10. Proroga CIGS in situazioni di difficoltà economica. Vi possono accedere datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione della cassa integrazione straordinaria che non possono accedere a ulteriori trattamenti di integrazione salariale straordinaria. Dura dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023.

Altri interventi di sostegno al reddito

  1. Proroga del trattamento di sostegno al reddito per i lavoratori sospesi dal lavoro o impiegati a orario ridotto, dipendenti da aziende sequestrate o confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria, con durata massima complessiva di 12 mesi nel triennio e nel limite di spesa di un milione di euro annuale.
  2. Proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale per processi riorganizzativi complessi o piani di risanamento complessi di crisi fino al 2024, per le imprese con rilevanza economica strategica.
  3. Intervento straordinario di integrazione salariale per processi di riorganizzazione e situazioni di particolare difficoltà economica con durata massima di 52 settimane fruibili dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023.
  4. Proroga del termine per le domande di accesso alle prestazioni di integrazione salariale del Fondo di solidarietà del trasporto aereo e possibilità di anticipo delle stesse da parte delle aziende.

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Cassa integrazione e sostegno al reddito nel 2023: come ne potranno beneficiare le famiglie?

La legge di bilancio 2023 e il decreto Milleproroghe 2023 rinnovano la Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS) per queste aree:

  • aree di crisi industriale complessa;
  • settore dei call center;
  • aziende che cessano l’attività in via definitiva.

I fondi di solidarietà avranno sei mesi in più di tempo (fino al 30 giugno 2023) per adeguare gli statuti alla riforma degli ammortizzatori sociali dell’anno scorso.

La Legge di bilancio assegna 70 milioni di euro per la prosecuzione dei trattamenti straordinari di integrazione salariale e di mobilità in deroga per i lavoratori di imprese operanti in aree di crisi industriale complessa.

Inoltre, la CIGS per cessazione di attività è stata prorogata per il 2023 con un limite di spesa di 50 milioni di euro.

Altri trattamenti CIGS che continueranno ad essere in vigore nel 2023 includono:

  • CIGS per lavoratori sospesi dal lavoro o impiegati ad orario ridotto dipendenti da aziende sequestrate o confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria;
  • ulteriore periodo di CIGS per le imprese con rilevanza economica strategica;
  • CIGS per le aziende in crisi.

Queste misure confermano l’importanza della CIGS, un ammortizzatore sociale che mira a sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti di aziende in crisi strutturale, ovvero aziende che si trovano in una situazione di difficoltà economica permanente e non temporanea.

La CIGS è erogata dall’INPS in deroga ai limiti generali di durata degli ammortizzatori sociali e permette di integrare la retribuzione dei lavoratori coinvolti in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.

In questo modo, la Cassa Integrazione Straordinaria raggiunge l’obbiettivo di proteggere i lavoratori dipendenti da eventuali licenziamenti e di riuscire a favorire la stabilità occupazionale in caso di crisi aziendale.

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Cassa Integrazione 2023 e sostegno economico: in foto operaie in fabbrica

Cassa integrazione e sostegno al reddito nel 2023: novità sul congedo parentale

Il congedo parentale sarà esteso a entrambi i genitori che potranno godere di undici mesi, ricevendo uno stipendio dell’80%, in passato era solo del 30%.

In questo modo i genitori potranno scegliere se ne usufruirà uno solo per 30 giorni oppure potranno dividerselo a metà. Prima, invece, non potevano accedervi entrambi.

Per i padri è stata confermato (e diventata obbligatorio) un periodo di astensione dall’ufficio per 10 giorni dopo la nascita.

In passato, vedersi tagliare di un terzo lo stipendio, infatti, rappresentava una forte limitazione per le donne lavoratrici, che quindi erano spesso costrette a tornare in ufficio prima del tempo.

Il Governo Meloni ha attuato anche il taglio dell’Iva sui pannolini e assorbenti femminili.

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