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Bonus revisione auto entro marzo: importo e come richiederlo

6‘ di lettura

Bonus revisione auto 2023. Scopri tutti i dettagli su questo incentivo: quando scade, chi può richiederlo e come fare domanda. (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Bonus revisione auto 2023: quando scade?

La piattaforma del Bonus revisione auto è attiva ed è possibile inviare la domanda fino al 31/03/2023 per le revisioni eseguite nel 2022.

A fine 2021 è scattato l’aumento del costo della revisione auto eseguita nei centri autorizzati, passata da 66,88 a 78,75 euro per effetto del rincaro di 9,95 euro della tariffa ministeriale (da 45,00 a 54,95 euro), più IVA e spese, l’aumento effettivo è stato di 11,87 euro.

Per mitigare il provvedimento, la stessa legge ha previsto un Bonus revisione, di 9,95 euro, in modo da recuperare gran parte dell’aumento.

Dopo il 2022, il Bonus è stato esteso alle revisioni effettuate nel 2022 e presto toccherà a quelle eseguite nel 2023.

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Bonus revisione auto 2023: chi può richiederlo?

Il Bonus è erogato ai proprietari di veicoli a motore che dal 1° novembre 2021 e per i successivi tre anni sottopongono il proprio veicolo alle operazioni di revisione presso le officine autorizzate.

Si può usufruire del Bonus per un solo veicolo e per una sola volta per tutta la durata dell’iniziativa (2021 – 2023). Il rimborso è pari a 9,95 euro, e viene assegnato secondo l’ordine temporale di ricezione delle richieste fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

Bonus revisione auto 2023: come fare domanda?

Detto questo, vediamo nello specifico come richiedere il bonus revisione auto.

La domanda per ottenere il bonus veicoli sicuri va fatta sul sito dedicato al bonus veicoli, gestito da SOGEI e collegato al Ministero delle Infrastrutture.

Per fare domanda bisogna cliccare su accedi/registrati e utilizzare l’identità digitale, come SPID o CIE.

Attualmente si può fare domanda soltanto per le revisioni svolte nel 2022.

Dopo il 31 marzo 2023 non verranno più accettate le richieste di chi ha fatto la revisione nel 2022.

Nell’istanza occorre riportare:

  • numero di targa del veicolo sottoposto a revisione;
  • intestazione (al soggetto che sta facendo domanda);
  • la data dell’operazione della revisione;
  • il codice IBAN per l’accredito del Bonus.

La piattaforma prevede il rilascio, nell’area riservata a ciascun beneficiario registrato, di un numero di pratica da conservare. Ai fini dell’attribuzione del bonus revisione auto, il MIT, avvalendosi della società informatica SOGEI, procede alla verifica della validità e correttezza dei dati inseriti, sia personali che relativi al veicolo.

La domanda va inviata in modo telematico, solo dopo aver effettuato la revisione ed averla pagata.

Casi eccezionali

Per fare domanda di Bonus revisione auto per mini-car da 50cc bisognerà indicare, al posto della targa, il CIC selezionando la categoria Ciclomotore.

Invece, per mini-car con cilindrata superiore a 50cc bisognerà indicare la categoria motoveicolo.

Se il sistema non dovesse trovare la vostra targa nel database dovrete contattare la Motorizzazione locale per verificare la situazione.

Infine, in caso di auto co-intestate, va indicata la prima persona scritta sulla carta di circolazione.

Bonus revisione auto 2023, da affiancare anche al Bonus Benzina

Si tratta di buoni sconto benzina, del valore di 200 euro, che i datori di lavoro possono offrire ai propri dipendenti.

Le imprese, poi, recupereranno i soldi anticipati ai loro dipendenti dallo Stato, al momento del pagamento delle tasse, come prevede l’articolo 95 del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR).

La normativa stabilisce che il Bonus benzina non concorre alla formazione del reddito dei dipendenti che lo ricevono.

Il Bonus benzina è stato introdotto l’anno scorso, precisamente a marzo 2022, dopo l’aumento della quotazione del petrolio che ha fatto impennare i prezzi di benzina e diesel e anche i prezzi di luce e gas.

I requisiti per averlo? Essere lavoratori subordinati e avere un datore di lavoro che voglia partecipare a questa iniziativa, elargendo i buoni ai propri dipendenti.

I lavoratori subordinati che potrebbero goderne sono i seguenti:

  • lavoratori a tempo indeterminato o determinato, anche a tempo parziale;
  • lavoratori in smart working (lavoratori agili);
  • apprendisti;
  • stagisti;
  • lavoratori a progetto o co.co.co.

I buoni benzina del valore di 200 euro vengono concessi dal datore di lavoro ai dipendenti, senza tassazione e senza concorrere al reddito.

Le aziende, a loro volta, potranno detrarre il totale dei vari Bonus concessi, al momento della dichiarazione dei redditi.

La scelta di coloro che potranno ottenere i Bonus spetta solo al datore di lavoro. Non ci sono requisiti da rispettare, né domande da presentare.

L’azienda può decidere di elargire un buono ad un solo dipendente o alla totalità dei lavoratori.

Questo sconto è potenzialmente rivolto a tutti, a prescindere dal ruolo che ciascun lavoratore ricopre in azienda e dall’inquadramento.

Nel caso in cui l‘azienda decida di partecipare all’iniziativa, potrà elargire i buoni in busta paga sotto la voce “fringe benefits”, ovvero bonus non tassati.

Il limite massimo del Buono benzina è di 258,23 euro.

Questo buono sarà pagato dal datore di lavoro, sotto forma di ticket cartacei o elettronici che riportano il valore nominale del Bonus.

A loro volta questi ticket saranno utilizzati dai dipendenti per fare rifornimento di benzina, diesel, Gpl, metano.

Abbiamo visto i dettagli sul Bonus revisione auto 2023.

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