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Bonus matrimonio 2023: requisiti, scadenza, come richiederlo

5‘ di lettura

Alla fine del 2022 è stata approvata una misura per sostenere le giovani coppie che hanno deciso di convolare a nozze. In questo approfondimento vediamo i dettagli che cos’è il Bonus matrimonio 2023, quali requisiti sono previsti e come richiederlo (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Il Bonus matrimonio 2023 è un’agevolazione proposta dalla Lega e approvata alla Camera a novembre 2022. Lo scopo della misura è di incentivare le giovani coppie a rendere ufficiale la loro unione.

Inizialmente pensato solo per chi si sposa in Chiesa, il Bonus è stato poi esteso a tutti i tipi di matrimoni in Italia.

Nei prossimi paragrafi approfondiamo tutti i dettagli del Bonus: a chi spetta, come funziona e quali spese si possono sostenere.

Indice

Come anticipato in apertura del nostro articolo, il Bonus matrimonio 2023 è un’agevolazione concessa alle giovani coppie che hanno deciso di rendere ufficiale la loro unione.

La proposta del Bonus è stata presentata alla Camera da alcuni deputati della Lega, e in particolare Domenico Furgiuele, Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli ed Erik Pretto. Inizialmente la misura era destinata solo per unioni celebrate con il rito religioso. Tuttavia, in seguito alle numerose polemiche legate a questa decisione, il Bonus è stato esteso anche al rito civile.

In ogni caso, per avere accesso all’incentivo è necessario rispettare una serie di requisiti. Chiariamo, quindi, che il Bonus è rivolto solo alle giovani coppie che rientrano in queste condizioni:

  • hanno meno di 35 anni di età;
  • sono in possesso della cittadinanza italiana da almeno 10 anni;
  • si sposeranno in Italia;
  • hanno un reddito ISEE dichiarato al 31 dicembre 2022 non superiore a 23.000 euro e entro gli 11.500 euro a persona.

Quindi, l’agevolazione spetta alle coppie che vogliono sposarsi ma non hanno sufficienti mezzi economici per farlo.

Nel prossimo paragrafo vediamo come funziona il Bonus matrimonio 2023 e quali spese possono essere sostenute per l’organizzazione della cerimonia.

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Bonus matrimonio 2023: come funziona e quali spese sono possibili

Il Bonus matrimonio 2023 è un agevolazione che ha lo scopo di supportare economicamente le giovani coppie che vogliono sposarsi. Infatti, grazie al Bonus è possibile ottenere il rimborso parziale delle spese sostenute per organizzare la cerimonia. Per farlo, ovviamente, bisogna anche dimostrare di aver speso dei soldi per il matrimonio attraverso le apposite fatture.

In particolare, il Bonus prevede una detrazione lorda del 20% delle spese sostenute per un tetto massimo di 20mila euro. Inoltre, è importante specificare che i coniugi devono dichiarare queste spese attraverso massimo 5 fatture.

Ma attenzione: non tutte le spese sono detraibili grazie al Bonus matrimonio 2023. Nello specifico, il Bonus copre solo queste:

  • Acquisto di abiti e accessori da cerimonia
  • Allestimenti floreali
  • Acconciatura e make-up
  • Bomboniere
  • Partecipazioni
  • Noleggio auto da cerimonia
  • Affitto di sale e location per la cerimonia e il ricevimento
  • Servizi di catering e ristorazione (per un massimo di 700 euro)
  • Shooting fotografico e riprese video
  • Servizio di wedding planner
  • Fedi nuziali
  • Servizi di animazione e intrattenimento
  • Viaggio di nozze (per un massimo di 700 euro)

Come si può notare, in questa lista sono menzionate tutte le spese che vengono solitamente soistenute dai coniugi per organizzare un matrimonio.

Bonus matrimonio 2023: come richiederlo

Nel paragrafo precedente abbiamo visto quali spese si possono detrarre con il Bonus matrimonio 2023 e quanto si può spendere per rientrare nel rimborso previsto dall’agevolazione.

Ricordiamo che il rimborso ai coniugi copre le spese sostenute e dichiarate su un periodo di cinque anni. In particolare, per beneficiare del Bonus è necessario:

  • presentare i documenti che attestano le spese entro i 20mila euro;
  • dimostrare che le spese siano state effettuate in Italia tramite apposita fattura.

Tuttavia, per quanto riguarda la procedura di richiesta del Bonus matrimonio 2023 non ci sono ancora informazioni definite. Probabilmente l’agevolazione deve essere richiesto online, come altri incentivi erogati dallo Stato negli utlimi anni.

In ogni caso, non appena avremo maggiori notizie sulla domanda per il Bonus matrimonio 2023, sarà nostra premura informare i lettori nella sezione Ultime Notizie.

Bonus matrimonio 2023: perché è stato proposto?

Ora che abbiamo visto tutte le informazioni disponibili al momento sul Bonus matrimonio 2023, probabilmente ti starai chiedendo perché è stata proposta questa misura in primo luogo.

Dunque, il motivo è che secondo i dati ISTAT i matrimoni in Italia sono fortemente in calo, soprattutto quelli che prevedono la cerimonia religiosa, in quanto è più dispendiosa.

Infatti, a causa della crisi sanitaria ed economica che ha coinvolto il nostro Paese negli ultimi tempi, molti giovani non se la sono sentita di fare un passo così importante e soprattutto così oneroso. Bisogna pensare che le spese per coprire l’organizzazione completa di un matrimonio arrivano generalmente intorno al migliaio di euro, come minimo.

Ecco perché il Governo ha approvato questo Bonus proposto dalla Lega per dare la possibilità alle giovani coppie di sposarsi, sia con rito religioso sia con rito civile.

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