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Bonus e agevolazioni fiscali per stufe e camini nel 2023

7‘ di lettura

Se hai in mente di acquistare una nuova stufa a legna o a pellet, oggi hai un’ottima possibilità di risparmiare grazie a numerosi incentivi. Consulta le agevolazioni fiscali per stufe e camini nel 2023. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

Grazie all’incentivo Conto termico puoi ricevere un rimborso fino al 65% sull’acquisto di un nuovo prodotto, a legna o pellet, in sostituzione al tuo vecchio. Riceverai la somma che ti spetta direttamente sul tuo conto corrente.

Lo scopo principale del Conto termico 2.0 è incentivare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed ecosostenibili. Il riscaldamento domestico può incidere sulle emissioni di gas serra in atmosfera.

Il Governo ha quindi deciso di premiare tutti coloro che sostituiranno le vecchie stufe e camini con apparecchi di ultima generazione in grado di garantire basse emissioni, alti rendimenti energetici e un risparmio costante nel tempo. Più in generale, sono state messe in atto una serie di iniziative destinate ad aiutare l’ambiente e favorire nel contempo anche la diminuzione del consumo energetico globale.

Cosa rientra nel Conto termico 2.0 e quali sono le agevolazioni fiscali 2023? E quali rimborsi si possono ottenere?

  • Sostituzione di caldaie e stufe a biomassa
  • Installazione di solare termico
  • Installazione di scaldabagno e pompa di calore
  • Installazione di impianti ibridi a pompa di calore
  • Installazione di pompe di calore

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Quando scade il bonus stufe e come richiederlo

Chi intende richiedere i bonus dovrà allegare la documentazione che attesta l’esecuzione, il termine dei lavori e le spese sostenute. I termini per accedere alla detrazione sono più lunghi per chi intende richiedere il bonus Ristrutturazioni, prorogato fino al 31 dicembre 2024.

Agevolazioni fiscali per stufe e camini nel 2023: pellet o legna? 

Una delle situazioni più diffuse nell’applicazione del Conto termico riguarda la sostituzione di vecchie stufe o caminetti aperti (non nuove installazioni). Se si possiede una stufa, una caldaia o un caminetto alimentati a biomassa, carbone, olio combustibile o gasolio è possibile sostituirli con una stufa a pellet o a legna, con una caldaia a pellet o con un termocamino di ultima generazione.

Grazie agli incentivi, il costo da sostenere per il riscaldamento sarà molto contenuto; mentre la maggiore efficienza del nuovo prodotto garantirà un risparmio nel tempo e totale rispetto per l’ambiente.

Come si calcola l’incentivo per privati?

Il calcolo dell’incentivo per privati tiene conto di alcune variabili. Il contributo varia in base a:

  • potenza del nuovo apparecchio (più alto è il rendimento, maggiore è il contributo);
  • emissioni in atmosfera (meno inquina, maggiore è il contributo);
  • fascia climatica in cui viene installato (dove fa più freddo il contributo sarà maggiore).

Agevolazioni fiscali per stufe e camini nel 2023: detrazione fiscale al 50%

Quali sono le agevolazioni fiscali per stufe e camini nel 2023? Fino al 31 dicembre di quest’anno, i privati e le aziende per l’acquisto, la sostituzione (totale o parziale) o la nuova installazione di impianti a biomasse combustibili per il riscaldamento domestico invernale possono godere di una detrazione fiscale del 50% in dieci anni (tramite 10 rate annuali di pari importo), fino ad un valore massimo di 30.000 euro per unità immobiliare.

Agevolazioni fiscali per stufe e camini nel 2023: il Superbonus 110%

Gli ormai noti Superbonus 110% sono delle detrazioni fiscali previste per il settore dell’edilizia che consentono di portare in detrazione il 110% della spesa complessiva sostenuta per determinati interventi. Cosa significa esattamente?

Significa che se un intervento è costato complessivamente 80.000 euro, lo Stato attraverso le detrazioni fiscali rimborserà 88.000 euro in 5 quote annuali di pari importo a partire dall’anno in cui è stata sostenuta la spesa (17.600 euro per il 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024).

Agevolazioni fiscali per stufe e camini nel 2023: le tempistiche del Superbonus 

Come previsto dall’art. 119 del Decreto Rilancio, è possibile portare in detrazione il 110% delle spese documentate e rimaste a carico del contribuente sostenute dall’1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021.

Accedono al nuovo Ecobonus gli interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione. Dagli ultimi aggiornamenti possono rientrare in questo bonus anche le installazione di prodotto a biomassa come caldaia pellet o legna che abbiano la qualifica delle 5 stelle ma solo per le zone dove non arriva il metano.

Agevolazioni fiscali per stufe e camini nel 2023: i tetti di spesa 

Tetti di spesa, la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a:

  • euro 20.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti fino a otto unità immobiliari;
  • euro 15.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Gli interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione.

Tetto di spesa: la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000.

Agevolazioni fiscali per stufe e camini nel 2023: Iva agevolata al 4%

L’Iva agevolata al 4% (definita “Iva agevolata prima casa”) si applica a prestazioni di servizi dipendenti da appalti per la costruzione ex novo di un immobile come “prima casa”.

In questo caso si applica a tutti i materiali di costruzione compreso pavimenti e rivestimenti, arredo bagno e sistemi di riscaldamento come stufe o camini a pellet e a legna.

Agevolazioni fiscali per stufe e camini nel 2023: Iva agevolata al 10%

La legge n 488/99 ha previsto l’applicazione dell’aliquota Iva ridotta al 10%, al posto di quella ordinaria al 22% per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata.

L’Iva agevolata riguarda esclusivamente le prestazioni di servizi e acquisto di materiali come per esempio arredo bagno e pavimenti e rivestimenti.

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