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Bonus bollette. Scopriamo insieme quali sono i documenti da conservare per evitare ricorsi e guai con la pubblica amministrazione (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famiglia. Leggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Nei prossimi paragrafi approfondiremo nel dettaglio anche chi ha diritto a ricevere il sussidio governativo, di cosa si tratta e come funziona l’erogazione in base alle tre utenze (acqua, luce e gas).
Indice
- Bonus bollette: quali documenti conservare sempre
- Bonus bollette: cos’è
- Bonus bollette: a chi spetta
- Bonus bollette: come funzionano
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro
Bonus bollette: quali documenti conservare sempre
Una volta ricevuto il bonus bollette dal governo ci sono dei documenti che ti conviene conservare sempre per evitare di incorrere in sanzioni da parte delle forze dell’ordine e di controllo fiscale.
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In particolare l’Agenzia delle Entrate sostiene che il datore di lavoro che eroga al dipendente il sussidio da 600 euro debba:
- conservare le sue bollette o eventuali dichiarazioni sostitutive (previste e regolamentate dal dpr 445/2000) che attestino le stesse informazioni, come intestatario, fattura, tipologia di utenza e importo;
- conservare e recuperare una seconda autodichiarazione, che attesti che questi sussidi non siano già stati erogati in modo totale o anche parziale allo stesso dipendente.
Il dipendente che si trova a ricevere questi incentivi, per una questione di sicurezza, dovrà conservare tutte le carte che attestino l’aver ricevuto il bonus e il costo delle utenze domestiche (bollette).
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Il bonus bollette che abbiamo trattato in questo articolo è in sostanza il bonus varato la prima volta dal governo Draghi ed erogato dai datori di lavoro ai propri dipendenti per un massimo di 600 euro.
Ecco le ultime novità sul Bonus Bollette 2023.
I soldi spesi dalle aziende poi, vengono recuperati tramite credito d’imposta a fine anno sulla base di quanti bonus hanno erogato e quindi quanto denaro hanno anticipato allo Stato.
La crisi energetica durerà almeno per tutto l’inverno. È per questo che la prossima legge di bilancioha previsto un rinnovo della misura.
Bonus bollette: a chi spetta
Questo bonus bollette spetta a tutti i lavoratori dipendenti del comparto privato mentre per i lavoratori pubblici non esiste. Ricordiamo che il sussidio è a discrezione del datore di lavoro e che non è l’unico dedicato all’abbassamento del costo delle utenze domestiche.
Esiste infatti un altro bonus bollette, conosciuto come bonus sociale, che spetta di fatto ai cittadini che rispettano dei requisiti reddituali e patrimoniali ben definiti. Questa agevolazione viene erogata in automatico dall’Arera sulla base delle dichiarazioni Isee dei cittadini. Per riceverlo è necessario rientrare in una delle seguenti categorie:
- avere un indicatore ISEE non superiore 15mila euro;
- avere almeno 4 figli a carico (essere quindi riconosciuti come famiglia numerosa) senza limiti di ISEE;
- essere titolare di contratto di luce o gas.
Tra i bonus sociali esiste poi il bonus elettrico per disagio fisico che invece è dedicato ai cittadini che, per motivi di salute, hanno necessità di usare sempre o per buona parte della giornata dei macchinari utili alle cure o alla sopravvivenza.