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Bonus 200 euro, accrediti automatici INPS: ecco per chi

6‘ di lettura

Il 31 gennaio 2023, l’INPS ha pubblicato un comunicato dove ha indicato alcune novità sul pagamento del Bonus 200 euro per dottorandi e co.co.co. Si tratta di chi ha avuto la domanda respinta, pur avendo diritto del Bonus (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Con il comunicato stampa del 31 gennaio 2023, l’INPS fa seguito a un messagio pubblicato alcune settimane fa sulla possibilità di richiedere il riesame della domanda per il Bonus 200 euro.

Nel comunicato, l’Istituto annuncia che le domande del Bonus 200 euro per dottorandi e co.co.co., così come per gli assegnisti di ricerca, saranno riesaminate d’ufficio, senza necessità di richiedere il riesame.

Nei prossimi paragrafi vediamo in quali casi non è necessario richiedere il riesame e qual è la procedura per chi deve farlo.

Indice

Bonus 200 euro per dottorandi e co.co.co.: le novità dell’INPS

Dopo aver pubblicato il messaggio 317 del 19 gennaio 2023 sulla procedura per richiedere il riesame della domanda per il Bonus 200 euro in caso di rigetto, l’Istituto aggiorna il contenuto tramite un comunicato stampa.

In particolare, attraverso il comunicato dello scorso 31 gennaio 2023 l’Istituto annuncia che le domande inviate all’INPS da dottorandi, assegnisti di ricerca e lavoratori con contratto co.co.co. saranno riesaminate d’ufficio, cioè senza la neccesità di fare la richiesta.

Uno dei motivi principali che ha portato al rifiuto della domanda per dottorandi, assegnisti e co.co.co. era la mancata iscrizione alla gestione separata dell’INPS entro il 18 maggio 2022. Tuttavia, con le nuove indicazioni dell’Istituto, questi beneficiari potranno ottenere il Bonus 200 euro e l’eventuale integrazione di 150 euro, anche senza aver soddisfatto questo requisito.

Nel comunicato stampa, infatti, si legge:

ai soli fini dell’erogazione delle due indennità, il requisito dell’iscrizione si riterrà soddisfatto in presenza della contribuzione connessa all’attività svolta dagli utenti interessati

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Questa decisione dell’INPS si deve alla volontà di velocizzare i tempi di liquidazione delle domande e procedere al più presto al pagamento dell’indennità. Inoltre, l’INPS sta anche lavorando alla semplificazione della procedura di riesame anche per le domande inoltrate dai lavoratori in part-time ciclico verticale che hanno avuto esito negativo.

Nel prossimo paragrafo, vediamo quali categorie di cittadini sono tenute a fare la richiesta di riesame e come effettuare questa procedura.

Prima di continuare la lettura su Bonus 200 euro per dottorandi, in questo video ti spieghiamo chi deve ricevere il Bonus da 150 euro a febbraio 2023:

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Bonus 200 euro per dottorandi e co.co.co.: chi deve chiedere il riesame e come

Nel paragrafo precedente abbiamo chiarito il contenuto del comunicato stampa pubblicato dall’INPS alcuni giorni fa.

In particolare, l’Istituto ha spiegato che sarà effettuato il riesame automatico delle domande del Bonus 200 euro per dottorandi e co.co.co. che non soddisfacevano il requisito sull’iscrizione alla Gestione Separata.

Invece, in base al messaggio 317/2023 dello scorso 19 gennaio, le altre categorie che si sono viste rigettare la domanda per l’indennità una tantum devono fare la richiesta di riesame (quindi un ricorso) entro 90 giorni dalla pubblicazione del messaggio o dalla conocenza del rifiuto della domanda.

Per richiedere il riesame e avere un’altra possibilità di ottenere il Bonus 200 euro se si hanno tutti i requisiti, bisogna rientrare nella procedura che si è utilizzata per fare domanda la prima volta.

Nello specifico, bisogna accedere alla propria area riservata del sito INPS attraverso le credenziali SPID, CIE o CNS. Poi bisogna accedere alla sezione “Indennità una tantum 200 euro” ed entrare nella propria domanda, che risulterà “Respinta“. A questo punto, basta cliccare su “Chiedi riesame” e allegare i documenti necessari per dimostrare di essere in possesso dei requsiiti. Per farlo, bisogna cliccare sulla voce “Allega documentazione“.

Scopri gli ultimi pagamenti del Bonus 200 euro di dicembre e leggi anche cosa fare se lo hai ricevuto due volte. Dai un’occhiata alle nuove date del Bonus 150 euro di dicembre 2022 e gennaio 2023 e scopri tutti i passaggi per fare domanda del Bonus 150 euro, nonché le categorie che devono richiedere l’indennità una tantum.

Bonus 200 euro per dottorandi e co.co.co.: quando arriva il Bonus 150 euro

Bonus 200 euro per dottorandi e co.co.co. Ora che abbiamo spiegato come funziona il riesame delle domande inoltrate per il Bonus 200 euro e chi invece non deve fare la richiesta, potrebbe essere utile ricordare quali categorie di cittadini sono in attesa del Bonus 150 euro.

Dopo la prima fase di pagamenti iniziata a novembre 2022, a febbraio è prevista la seconda fase di pagamenti del Bonus una tantum. Questa riguarda sia alcuni beneficiari che riceveranno i 150 euro in automatico, sia altri che hanno dovuto fare domanda entro il 31 gennaio 2023.

Nello specifico, riceveranno il Bonus 150 euro a febbraio 2023 questi destinatari:

  • coloro che a novembre 2022 risultano titolari di indennità Naspi e Dis-Coll, mobilità in deroga e trattamenti di importo pari alla mobilità, nonché beneficiari di disoccupazione agricola riferita al 2021;
  • beneficiari delle indennità Covid-19, di cui all’articolo 10, commi da 1 a 9, del decreto-legge n. 41/2021 e di cui all’articolo 42 del decreto-legge n. 73/2021;
  • lavoratori autonomi occasionali e incaricati alle vendite a domicilio già beneficiari delle indennità di cui all’articolo 32 del dl 50/2022 (Decreto Aiuti);
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di cui all’articolo 409 del codice di procedura civile. Per accedere al bonus è necessario avere un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022 (entrata in vigore del Decreto Aiuti) e bisogna essere iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995;
  • dottorandi con borsa di studio e assegnisti di ricerca;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo n. 81/2015, che nel corso del 2021 hanno svolto almeno 50 giornate di lavoro effettivo, a fronte di un reddito percepito inferiore a 20mila euro;
  • lavoratori, sia autonomi che dipendenti, iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che nel 2021 hanno almeno 50 contributi giornalieri versati nel predetto Fondo e che possano fare valere, sempre per il 2021, un reddito derivante da rapporti di lavoro nello spettacolo non superiore a 20mila euro.

Abbiamo visto come funziona il Bonus 200 euro per dottorandi e co.co.co. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul bonus 150 euro:

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