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Bonus 150 euro marzo non pagato, INPS: ecco perché

5‘ di lettura

Scopriamo quando arrivano i pagamenti del Bonus 150 euro a marzo 2023 (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Molti utenti ci hanno segnalato che l’accredito del Bonus 150 euro a marzo non è mai avvenuto, nonostante la disposizione di pagamento fosse visibile nel fascicolo previdenziale.

L’INPS ha reso noto che questo può accadere perché il pagamento è stato processato, ma non è stato materialmente possibile versare i soldi ai beneficiari. Per rimediare al problema a marzo l’INPS ha avviato delle verifiche proprio allo scopo di capire perché, pur avendo avviato la lavorazione di pagamento, i soldi non abbiano mai raggiunto i conti dei beneficiari.

Nei prossimi paragrafi perciò, vedremo meglio perché l’INPS stia svolgendo queste verifiche e quali problemi possono essere sorti per il mancato accredito.

Indice

Pagamenti del Bonus 150 euro a marzo 2023: le cause dei ritardi

Sono in molti gli utenti che lamentano di non aver ricevuto l’accredito del Bonus 150 euro, cioè l’Indennità una tantum, che spetta a lavoratori e disoccupati.

Ricordiamo che secondo i piani originali l’erogazione del Bonus 150 euro sarebbe dovuta terminare a febbraio 2023; tuttavia, stando alle stime, circa metà degli aventi diritto attende ancora l’accredito.

Soprattutto, molte persone hanno visto la data della propria disposizione di pagamento, accedendo al fascicolo previdenziale online, ma a non hanno ancora visto materialmente i soldi.

Questo particolare ritardo è dovuto ad una casistica specifica, cioè quella dei “pagamenti non andati a buon fine”. Ovvero, ci sono molti destinatari che hanno visto nel fascicolo la data della propria disposizione di pagamento, ma l’INPS pur avendo elaborato il pagamento, per qualche motivo non è riuscito materialmente ad accreditare la somma.

In parole povere, non si tratta di un problema che riguarda requisiti mancanti o errori nella domanda di richiesta. Semplicemente, l’INPS ha appurato che questi beneficiari hanno diritto al Bonus 150, ma non è riuscito a versargli la somma. Solo per fare un esempio, possono essere errati gli estremi del conto corrente.

L’Istituto ha fatto sapere che procederà a riesaminare tutti i pagamenti non andati a buon fine, chiedendo nell’eventualità ai beneficiari di integrare i dati mancanti o errati che hanno impedito l’accredito.

In ogni caso, accedendo al proprio fascicolo previdenziale tramite il sito dell’INPS, è possibile verificare lo stato dei pagamenti del Bonus 150 euro e anche eventuali messaggi dell’Istituto che avvisano se ci sono ulteriori verifiche in corso.

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Pagamenti del Bonus 150 euro a marzo 2023: quando arrivano gli accrediti?

Come abbiamo detto, quanti hanno visto la data della disposizione di pagamento del Bonus 150 euro a marzo, ma non hanno ancora ricevuto l’accredito perché il “pagamento non è andato a buon fine” dovrebbero ricevere la somma a breve.

Ricordiamo comunque che non c’è un calendario preciso dei pagamenti del Bonus 150 euro. Per quanti si trovano in questa casistica specifica, la tempistica dipenderà sia dal singolo caso, sia da quanto l’INPS impiegherà per effettuare le verifiche dovute.

Per quanto riguarda gli altri beneficiari, cioè coloro che vedono la regolare disposizione di pagamento e nessun messaggio che avvisa di eventuali verifiche in corso, questi possono aspettarsi la lavorazione del pagamento nella data indicata.

Pagamenti del Bonus 150 euro a marzo 2023: a chi spetta?

Ricordiamo che il Bonus 150 spetta d’ufficio a febbraio/marzo 2023, cioè in automatico, a quanti appartengono a queste categorie:

  • i titolari di Naspi, DIS-COLL, mobilità in deroga e trattamenti di importo pari alla mobilità nel mese di novembre 2022;
  • titolari di disoccupazione agricola nel 2021;
  • i lavoratori autonomi occasionali, già titolari del Bonus 200 euro;
  • i lavoratori incaricati alle vendite a domicilio, già titolari del Bonus 200 euro.
  • i beneficiari dell’indennità Covid-19.

Diversamente, ci sono una serie di beneficiari che hanno diritto al Bonus 150 euro, sole se hanno presentato domanda di richiesta entro il 31 gennaio 2023. In dettaglio si tratta di:

  • collaboratori coordinati e continuativi;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo;
  • dottorandi e assegnisti di ricerca.

Pagamenti del Bonus 150 euro a marzo 2023: come verificare la data di accredito

Tutte le informazioni, riguardo la data della disposizione di pagamento del Bonus 150 euro o eventuali problemi e verifiche in atto per l’accredito, possono essere verificate consultando il proprio fascicolo previdenziale.

Per accedere al fascicolo previdenziale del cittadino è necessario collegarsi al sito dell’INPS e usare la barra di ricerca in alto per trovare le parole “fascicolo previdenziale”. Quando il risultato appare in elenco, basta cliccare prima su Approfondisci alla destra della voce “fascicolo previdenziale del cittadino” e poi, nella pagina seguente, su Utilizza lo strumento.

Fatto questo, è necessario autenticarsi con le credenziali SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

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