La replica alla nota dell’Arpa: Emissioni anomale nel capoluogo ionico
19 Gennaio 2023
Francesco Casula
TARANTO – L’emergenza «benzene» a Taranto non è colpa di Acciaierie d’Italia, ma potrebbe provenire da altre fonti. Ad esempio dalla raffineria Eni. È quanto, in estrema sintesi ha risposto, il 17 gennaio scorso, Adi ad Arpa Puglia che il 5 gennaio scorso aveva inviato una nota nella quale imponeva alla fabbrica di adottare «tutti i possibili interventi correttivi di riduzione delle emissioni di benzene da parte dello stabilimento siderurgico». Come raccontato nei giorni scorsi dalla Gazzetta, l’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale aveva individuato nell’ex Ilva la fonte di emissioni del benzene, pericolosa sostanza che «Iarc», l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, ha classificato come «cancerogeno certo per l’uomo». Nelle lettera, Arpa aveva confermato che negli ultimi anni i valori di benzene registrati dalle centraline erano costantemente aumentate: per i tecnici della Regione Puglia, la sorgente di quei veleni sarebbe proprio l’ex Ilva, ma per i Gestori della fabbrica le cose non stanno affatto così. «Con la presente – scrive Acciaierie d’Italia – deve contestare fermamente tanto il fatto che l’aumento nei livelli di benzene sia attribuibile allo stabilimento siderurgico quanto…