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Bene Amadeus sulle Foibe ma ricordiamo che il comunismo è regime| CulturaIdentità

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“Bene il ricordo delle Foibe da parte di Amadeus al Festival di Sanremo ma usiamo la parola “regime anche per il comunismo”. Così il nostro Direttore Edoardo Sylos Labini nel suo intervento su AdnKronos.

Sylos Labini ha poi aggiunto : “Con questo nuovo Governo, Rai ha la possibilità di dimostrare che è un’azienda pluralista, diamo voce a chi, in questi ultimi anni, non l’ha avuta. Va dato atto ad Amadeus del suo gesto, grazie anche alla pressione del mondo politico e intellettuale. Al Festival di Sanremo si è parlato di Foibe, ma utilizziamo pure la parola ‘regime‘ anche per il comunismo, come per il regime nazisfascista. In un’Italia democratica i totalitarismi vanno sempre combattuti, da una parte e dall’altra, per ricordare i danni che hanno fatto. La Rai è la prima azienda culturale del Paese, deve assolutamente recuperare questa sua peculiarità e visione. Con questo nuovo Governo ha la possibilità di dimostrare che è un’azienda pluralista, dando voce a chi, in questi ultimi anni, non l’ha avuta. Avevo proposto ad Amadeus di salire sul palco dell’Ariston per recitare la ‘La pioggia nel pineto’ di D’Annunzio – ha ricordato ancora – Una provocazione lanciata al convegno di Fratelli d’Italia per far capire come il nuovo immaginario italiano può essere rappresentato in chiave contemporanea raccontando la nostra grande tradizione”.

Il Direttore, che per 25 anni ha calcato i palcoscenici teatrali più importanti d’Italia, ha ricordato poi un mito del Cinema mondiale: “Ho avuto la fortuna di cominciare a lavorare con Alida Valli, originaria di Pola. Quando morì la sua bara fu avvolta nella bandiera istriana. Nel 2014 le vollero consegnare una onorificenza in Croazia e la grande diva, che aveva vissuto la pagina straziante dell’esodo giuliano – dalmata, disse semplicemente, ‘sono nata e voglio morire italiana’.

“Lo ripeto – ha concluso il fondatore di CulturaIdentità – il nuovo immaginario deve partire anche dal racconto di questi personaggi, attraverso lo spettacolo, il teatro, il cinema, la musica”.

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