Il consigliere regionale della Lega Fabio Romito si fa portavoce del malcontento dei gestori delle attività commerciali multati allo scoccare della mezzanotte per la musica troppo alta
Reporter:
Redazione online
20 Febbraio 2023
BARI – Musica troppo alta nei locali del centro di Bari: scattano una pioggia di multe a pub e ristoranti. A denunciarlo in una nota è il consigliere regionale della Lega Fabio Romito che, si fa portavoce del malcontento dei gestori delle attività commerciali del cuore del capoluogo pugliese e chiede un confronto immediato sulla questione.
«Nelle ultime settimane decine di attività commerciali, ristoranti, american bar sono state multate per non aver ottemperato ad una illogica disposizione contenuta nel documento strategico del commercio – un documento di 200 pagine – che impone di cessare ogni forma di diffusione sonora (anche la più leggera musica in filodiffusione) entro la mezzanotte, sabati domenica e festivi inclusi», spiega Romito.
«La situazione è ormai fuori controllo, e fra gli operatori regna un clima di diffidenza e preoccupazione per il crollo degli incassi. Conosco perfettamente il tatto e la preparazione della nostra polizia locale, ma in qualche episodio si è davvero esagerato, e questo non è tollerabile. Ho chiesto alle attività di segnalarmi ognuno di questi episodi. Bisogna operare con buon senso e logica, per garantire agli imprenditori di questa città, operanti nel campo della ristorazione e dell’intrattenimento, di poter lavorare e contribuire a rendere così speciale Bari – sottolinea il consigliere – non è immaginabile che si voglia trasformare la città in un grande dormitorio dove a mezzanotte in punto, quasi fossimo nella favola di Cenerentola, tutti debbano fare ritorno a casa. Chiederò di convocare immediatamente un tavolo con l’Amministrazione, gli esercenti e la Polizia Locale, per trovare una soluzione che tenga conto degli interessi di tutte le parti e che osservi il buon senso».
«Ogni attività che resta aperta – conclude Romito – garantisce occupazione, gettito fiscale e soprattutto contribuisce a creare un’offerta culturale e ricreativa adeguata per una città che vuole definirsi turistica come Bari».