Redazione 28 febbraio 2023 19:51
Le nuove norme definiranno la promozione di attività a carattere educativo dedicate ai bambini compresi nella fascia di età 0-6 anni. Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità la proposta di legge, a firma dei consiglieri del Gruppo M5S Casili, Barone, Di Bari e Galante, con cui si disciplinano le attività di agrinido ed agriasilo.
L’iniziativa legislativa, integra la disciplina vigente in materia di agricoltura sociale. Le attività previste dal nuovo pacchetto di norme regionali, oltre a costituire fonte integrativa di reddito per le imprese, propongono un modello alternativo di ambiente didattico e un nuovo orientamento formativo.
Le attività di agrinido e agriasilo potranno essere svolte nell’ambito delle fattorie sociali riconosciute dalla Regione: in questo modo, si garantirà il rispetto dei requisiti strutturali, tecnici e organizzativi già previsti per le fattorie sociali. Coloro che svolgeranno tali attività, dovranno formulare un progetto educativo basato su un approccio esperienziale armonizzato con il peculiare contesto agricolo-rurale in cui si svolge la formazione e la vita relazionale del bambino, incoraggiando l’interazione con la natura circostante.
Le iniziative ordinarie di un nido o di un asilo tradizionali dovranno essere integrate con altre attività: laboratori di riciclo creativo, preparazione di prodotti alimentari, osservazione e cura dell’orto, sperimentazione di esperienze sensoriali in relazione ai profumi e alla manipolazione di fiori e piante, insegnamento del succedersi delle fasi temporali legate alle stagioni, insegnamento del concetto di pazienza e di percezione della natura, attraverso conoscenze tattili ed esplorative.
L’impianto normativo approvato, infine, ha previsto l’allargamento del termine ‘fattorie sociali’, che comprenderà anche le ‘masserie didattiche e le organizzazioni di agricoltura sociale’. “I servizi di agrinido e agriasilo – ha dichiarato la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone – saranno qualificati come servizi di educazione e istruzione che applicano il modello dell’educazione in natura. Così, anche le imprese agricole, le masserie didattiche, le fattorie sociali e le associazioni che si occupano di agricoltura sociale potranno presentare domanda per svolgere laboratori di riciclo creativo, preparazione di prodotti alimentari, osservazione e cura dell’orto, sperimentazione di esperienze sensoriali in relazione ai profumi e alla manipolazione di fiori e piante, insegnamento del succedersi delle fasi temporali legate alle stagioni, insegnamento del concetto di pazienza e di percezione della natura attraverso conoscenze tattili ed esplorative. Una specie di luna park per le nostre bambine e i nostri bambini, dove imparare a scrivere ma anche a piantare semini e a raccogliere le verdure che saranno poi utilizzate per il pranzo o per la merenda. Proprio come si faceva un tempo. Quando il cibo non era sintetico ma sano e a chilometro zero, quando non scadeva nelle credenze ma aveva il giusto valore”.