Roma, 21 febbraio – Nella notte diversi gruppi di militanti antifascisti hanno attaccato luoghi simbolo della militanza politica della destra Romana: da Garbatella a Piazza Vescovio non sono stati risparmiati nemmeno i murales per i ragazzi morti negli anni ’70, come quello per Francesco Cecchin. Nel video pubblicato su instagram dal gruppo romano roma_scuoleinlotta si possono vedere i danneggiamenti, rivendicati con orgoglio.

Infamia intollerabile

“Nella notte del 20 febbraio – si legge nella nota rilasciata dal gruppo – a pochi giorni dal 43esimo anniversario della morte di Valerio Verbano, abbiamo sanzionato e chiuso le sedi e i luoghi simbolici per le organizzazioni neofasciste all’interno della città”. L’azione di questa notte continuano “vuole mandare un messaggio chiaro” e aggiungono “rifiutiamo la retorica revisionista e di pacificazione che tenta di mettere sullo stesso piano le morti e gli intenti degli schieramenti politici in opposizione nella storia”. Nel video l’imbrattamento delle sezioni storiche dalla Garbatella a Piazza Vescovio senza risparmiare i murales per i morti, cemento sulle serrande e vernice rossa: una prassi consolidata per cui nessuno griderà all’indignazione. In conclusione viene addirittura appiccato il fuoco alla corona d’alloro dedicata alla memoria di Paolo Di Nella, collocata nell’omonimo viale proprio accanto ad una targa commemorativa. Risulta essere stata nuovamente attaccata anche la sezione di Generazione Popolare sulla circonvallazione Nomentana.

Anti-antifascismo

L’antifascismo si nutre di vigliaccheria, e se a Rieti un docente può negare il minuto di silenzio per il ricordo del 10 febbraio senza che nessuno batta ciglio, non ci stupiremmo se l’attacco di questa notte passasse silenzioso ed inosservato mentre la sinistra sbraita e si straccia le vesti per i provocatori di Firenze, dei quali già si è scoperto essere stati i primi a cercare d’intimidire i giovani di Azione Studentesca. Nessuno chiederà mai ai politici “12 secondi” per dichiararsi anti-antifascisti. Questa si, per loro è una violenza accettabile e senza conseguenze. Per noi no. Adesso le dovrà prendere la sinistra le distanze, e anche di corsa!

La Redazione

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