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Aiuti e bonus per casalinghe nel 2023: cosa esiste davvero

8‘ di lettura

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Prima di passare in rassegna le agevolazioni c’è una premessa importante da fare e cioè che un Bonus casalinghe vero e proprio non può esistere. Il motivo è molto semplice ed perché in Italia il ruolo della casalinga non è tutelato come un vero lavoro.

Per dirla in parole semplici, una casalinga per l’ordinamento italiano è semplicemente una donna che non lavora.

Il famoso Bonus casalinghe 2023 non è un contributo in denaro a cui hanno diritto le casalinghe, come può essere l’Assegno Unico.

Si tratta solo di un fondo istituito, perché chiunque svolga attività domestica non retribuita per la cura della famiglia abbia corsi di formazione gratuiti.

I soldi del fondo non li avranno le casalinghe, ma gli enti che decidono di aderire al progetto ed offrire corsi gratuiti di formazione.

Indice

Qui di seguito le agevolazioni a cui possono accedere casalinghe e casalinghi nel 2023, con i link alla pagina ufficiale per consultare la normativa:

  • Bonus casalinghe 2023 – la possibilità di accedere a corsi di formazione gratuiti che riguardano soprattutto l’area digitale;
  • Assicurazione infortuni domestici – una polizza assicurativa gestita dall’INAIL e rivolta esclusivamente a casalinghe e casalinghi;
  • Fondo pensione casalinghe – il fondo istituito esclusivamente per casalinghe e casalinghi per la pensione di vecchiaia;
  • Assegno Unico – un contributo che spetta a chiunque abbia figli a carico entro i 21 anni;
  • Bonus nido – un contributo che spetta a tutte le famiglie con bambini sotto i 3 anni e che rimborsa le rette dell’asilo nido;
  • Bonus mamme disoccupate – un contributo per le madri che non lavorano, che sostituisce il congedo di maternità;
  • Bonus per fascia ISEE – le casalinghe hanno comunque diritto ai bonus e alle agevolazioni, che vengono assegnati non in base all’attività svolta ma all’ISEE del nucleo familiare.

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Aiuti e bonus per casalinghe nel 2023: Bonus casalinghe 2023

Del Bonus casalinghe abbiamo in parte già parlato nella nostra introduzione, ma vale la pena ripetere che non si tratta di un contributo in denaro, ma solo della possibilità di partecipare a corsi di formazione gratis.

Gli enti di formazione, sia pubblici che privati, che partecipano riceveranno un finanziamento, proprio per organizzare i corsi che riguarderanno soprattutto il settore digitale.

Per l’accesso a questi corsi di formazione sarà data priorità alle donne, ma può partecipare chiunque svolga un’attività domestica, a titolo gratuito, ed è iscritto all’Assicurazione infortuni domestici INAIL.

I corsi si tengono esclusivamente online e si tratta perlopiù di corsi di formazione concepiti per migliorare le competenze informatiche. Ad esempio alcuni corsi verteranno sull’utilizzo di piattaforme come quella dell’INPS o dell’Agenzia delle Entrate. Altri corsi invece insegneranno ad utilizzare software per la gestione del budget domestico.

Gli enti che vogliono aderire devono presentare domanda entro il 31 marzo 2023. Mentre casalinghe e casalinghi dovranno inviare la domanda di richiesta, per partecipare ai corsi, direttamente agli enti. Dopo la chiusura del bando sarà fornito l’elenco degli enti che aderiscono.

Aiuti e bonus per casalinghe nel 2023: Assicurazione infortuni domestici

La polizza assicurativa contro gli infortuni domestici dell’INAIL è stata introdotta con la legge n. 493/1999.

L’assicurazione costa 24,00 euro all’anno, da pagare ogni anno entro il 31 gennaio. Può essere pagata con il sistema PagoPa sia online che presso banche, poste, supermercati e tabaccai convenzionati. Ne hanno diritto le persone che:

  • hanno un’età compresa tra i 18 e i 67 anni compiuti;
  • svolgono gratuitamente il lavoro per la cura dei componenti della famiglia e della casa;
  • non sono legate da vincoli di subordinazione;
  • prestano lavoro domestico in modo abituale ed esclusivo.

Vale la pena di precisare che, per chi ha i requisiti, la sottoscrizione della polizza è obbligatoria e chi non si assicura può avere un a sanzione dall’INAIL. L’importo della multa viene calibrato in base al periodo di trasgressione ma non può superare l’ammontare del premio, cioè 24,00 euro.

Sono invece esonerati dal pagamento della polizia, poiché il premio è interamente a carico dello Stato, le persone:

  • che hanno un reddito personale complessivo lordo fino a 4.648,11 euro annui;
  • fanno parte di un nucleo familiare il cui reddito complessivo lordo non supera i 9.296,22 euro annui.
Aiuti e bonus per casalinghe nel 2023: Fondo pensione

Nonostante essere una casalinga per l’ordinamento italiano non sia un vero e proprio lavoro, una serie di decreti e sentenze, a partire dagli anni 60′, hanno comunque cercato di fornire una qualche tutela a questa categoria.

Ad esempio, riconoscendo che l’attività di casalinga può essere equiparata all’attività lavorativa ai fini pensionistici, motivo per cui è stato istituito il Fondo pensione casalinghe INPS.

Perciò, anche se non sono tutelate come i lavoratori veri e propri, le casalinghe possono comunque versare i contributi volontari all’INPS ai fini di ottenere la pensione di vecchiaia.

In dettaglio, casalinghe e casalinghi possono andare in pensione a partire dai 57 anni se hanno versato almeno 5 anni di contributi. Comunque, il versamento della contribuzione è volontario e non obbligatorio.

Possono versare i contributi le persone di entrambi i sessi con età compresa fra i 16 e i 65 anni, se non lavorano e non percepiscono la pensione. Sono invece ammessi i titolari della pensione ai superstiti.

Il contributo minimo è pari a 309,84 euro all’anno e se si versa un importo minore l’anno di contribuzione non sarà riconosciuto. Il pagamento deve essere effettuato online sul portale dei pagamenti INPS.

Leggi anche Pensione per donne casalinghe con e senza contributi: cifre.

Aiuti e bonus per casalinghe nel 2023: Assegno Unico

L’Assegno Unico è un contributo mensile versato dall’INPS e spetta a tutti, a prescindere dal reddito o dal fatto che lavorino o meno. Il requisito per averlo è che nel nucleo familiare ci siano figli a carico entro i 21 anni di età.

Non ha requisiti ISEE, ma gli importi sono modellati in base al reddito, dove i redditi bassi hanno una somma maggiore. In dettaglio, la cifra massima è di 189 euro per figlio, mentre la somma minima che si applica agli ISEE sopra i 40.000 euro è di 54 euro.

A queste si applicano poi delle maggiorazioni, ad esempio per i nuclei numerosi, dove ci sono disabili o bambini entro 1 anno di età.

Trovate gli importi aggiornati al 2023 e le nuove maggiorazioni nei nostri articoli su Gli importi dell’Assegno unico 2023 e Assegno Unico 2023, le maggiorazioni.

Leggi anche Domanda Assegno Unico 2023: chi deve presentarla.

Aiuti e bonus per casalinghe nel 2023: Bonus mamme disoccupate

Il Bonus mamme disoccupate, ovvero l’Assegno di maternità dei comuni, è un contributo pagato dall’INPS, ma di raccogliere le domande di richiesta si occupano i comuni, con modalità diverse da zona a zona.

Si tratta di una somma a cui hanno diritto le neo-mamme che non lavorano o le donne lavoratrici, che non hanno diritto alla maternità, ma solo se l‘ISEE del nucleo familiare non supera i 17.747,58 euro.

La somma percepita è di 1.773,65 euro, ma in caso di parto gemellare spetta una somma doppia. Motivo per cui in alcuni casi questa maggiorazione viene chiamata anche Bonus gemelli.

Scopri la pagina dedicata alla disoccupazione e al reinserimento lavorativo.

Aiuti e bonus per casalinghe nel 2023: Bonus nido

Il Bonus nido è gestito dell’INPS ed è aperto a tutti i nuclei familiari a prescindere dall’ISEE. Consiste in un rimborso per il pagamento delle rette del nido o dell’assistenza domiciliare, se il minore ha una grave patologia cronica.

Gli importi sono calcolati in base al valore dell’ISEE minorenni del nucleo familiare:

  • ISEE minorenni fino a 25.000 euro, budget di annuo 3.000 euro;
  • ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro, budget annuo di 2.500 euro;
  • ISEE minorenni da 40.001 euro, budget annuo di 1.500 euro.

Aiuti e bonus per casalinghe nel 2023: Bonus per fascia ISEE

Le casalinghe, come tutti, possono accedere ad una serie di agevolazioni in base al reddito ISEE del nucleo familiare.

Diciamo subito che la gran parte delle agevolazioni è rivolta a chi ha un reddito basso, ad esempio un ISEE sotto i 15.000 euro, ma non mancano agevolazioni anche per gli ISEE alti.

Per conoscere tutte le agevolazioni a cui si ha diritto in base al reddito potete consultare i nostri articoli su: Bonus ISEE sopra i 15mila euro nel 2023, Bonus ISEE basso 2023, Bonus senza ISEE 2023.

Ad ogni modo, per sapere il valore ISEE del proprio nucleo familiare e quindi a quali bonus si ha accesso, bisogna compilare la DSU 2023. La DSU è il modulo che serve proprio ad ottenere l’attestazione dell’ISEE in corso di validità.

La DSU può essere compilata in prima persona collegandosi alla piattaforma dell’INPS dedica all’ISEE precompilato e accedendo con SPID, CIE o CNS. Oppure, si può richiedere l’aiuto di Caf e Patronati.

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