Palermo, 25 feb – “Oggi una bella giornata per tutti i siciliani”. Ha esordito così in conferenza stampa il governatore Renato Schifani in occasione della presentazione della nuova compagnia aerea Aeroitalia, che sarà sulle piste, a partire dal prossimo mese, in alcuni aeroporti isolani: Catania, Palermo, Trapani e Lampedusa, con collegamenti che riguarderanno Roma, Milano-Bergamo e Forlì.

Guerra al caro voli in Sicilia

Come noto i trasporti, specie quelli aerei, sono stati una delle prime grane affrontate dal governo isolano poco dopo il suo insediamento quando esplose, forte, la protesta contro il caro voli soprattutto a ridosso del Natale. Questione che proprio con le prossime festività alle porte e con la stagione estiva non troppo lontana, si ripresenta più spinosa che mai. La presenza di una nuova compagnia, non è difficile da intuire, può spezzare un duopolio, soprattutto a Palermo, e aumentare la concorrenza proprio sui prezzi dei biglietti. Ed è questo che auspicano fortemente da Palazzo d’Orleans dove, però, si sta portando avanti anche l’esposto all’Antitrust, presentato a dicembre: “Abbiamo già contezza che nel periodo di Pasqua i prezzi stanno aumentando vertiginosamente e un eventuale patto illegittimo di cartello tra le compagnie che attualmente operano, va fermato. Mi auguro che la presenza di un’altra compagnia porti i vettori attuali a prendere atto che la situazione è cambiata – ha dichiarato il presidente Schifani -. E in ogni caso noi vigileremo”.

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A tal proposito, notizia di giovedì scorso, si è insediato l’Osservatorio per il trasporto aereo che dovrà monitorare il traffico da e per la Sicilia e contrastare l’aumento esorbitante delle tariffe in particolari periodi dell’anno con il tentativo di creare una rete aeroportuale. Nel primo incontro, presieduto dall’assessore regionale ai trasporti Alessandro Aricò, erano presenti i rappresentanti dei sei aeroporti siciliani, dell’Enac, della facoltà di Statistica dell’Università di Palermo e di Confconsumatori.

Aeroitalia, tra grandi speranze e qualche ombra

Tornando ad Aeroitalia si ripongono, dunque, grandi speranze ma non può certo essere l’unico rimedio. Il plauso va, sicuramente, e almeno per il momento, alla sua italianità e alla scelta dei quattro aeroporti dove espandere la propria presenza. Se poi è tutto oro quel che luccica si vedrà nei prossimi mesi, intanto dell’azienda a capitale interamente privato si sa che si è alzata per la prima volta in volo meno di un anno fa (9 luglio 2022), che ha sede a Roma e che il suo presidente è il banchiere francese Marc Bougarde. L’assetto dirigenziale, quasi tutto presente a Palermo: c’è l’executive president German Efromovich, che non ha investito capitali in Aeroitalia ricoprendo più un ruolo da consulente, è un imprenditore boliviano, ma di famiglia ebrea di origine polacca, che nel 2003 acquistò la compagnia aerea colombiana in difficoltà Avianca, trasformandola in una delle maggiori in America Latina, oggi è sotto il controllo di United. Ha più volte tentato di acquistare Alitalia e ha sempre avuto il diniego dal governo italiano. Nel 2017 è stato coinvolto nei Panama papers dai quali è emerso come Avianca fosse collegata ad un conglomerato offshore con più di 20 aziende situate in paradisi fiscali come Bermuda, Panama e Cipro.

Ha un passato da turbolenze aeree anche Gaetano Francesco Intrieri, chief executive officer, ex amministratore della piccola compagnia Gandalf, fallita nel 2004 e per la cui vicenda nel 2011 venne chiesto il rinvio a giudizio per 16 persone. Nel 2018 la sentenza della Corte di Cassazione confermò la condanna a Intrieri, per aver distratto 429mila euro dalla Gandalf di Parma per “vantaggio patrimoniale personale”, pena di 3 anni e 6 mesi, ridotta a 2 anni e 4 mesi con le attenuanti generiche e cancellata dall’indulto del 2006. Nello stesso periodo egli era stato nominato dal ministro pentastellato Toninelli come uno dei 14 esperti della struttura di missione con il compito di valutare costi-benefici delle grandi opere. Ma non si è avuto il tempo di comprenderne le capacità, sia per il breve mandato del Toninelli, sia per errori clamorosi che hanno messo la Commissione contro lo stesso ministro. Il più classico dei pasticci all’italiana.

Completano lo staff dirigenziale: Ugo Calvosa, executive vice-president operation, che ha dichiarato in conferenza stampa che il biglietto non supererà mai €150,00, comprensivo di tasse, e che in estate la Compagnia conta di aumentare le frequenze dei voli. Paolo Corona, area manager Sicilia e Giovanni Gardini, amministratore delegato del Palermo Calcio, che si avvale dei voli charter per i viaggi della squadra verso il continente.

Ruggini con Ryanair

Nel dettaglio Aeroitalia volerà per la prima volta da Catania verso Milano il 29 marzo, verso e da Forlì il 31 marzo, in giugno sarà la volta delle tratte Palermo-Roma, Trapani- Forlì, Lampedusa – Milano, in ottobre poi anche Catania-Roma. Su Roma sono previsti 6 voli giornalieri, 3 da Palermo e 3 da Catania. Inizia la concorrenza? Si abbassano le tariffe? Per il momento oltre alla conferenza stampa e ai buoni auspici la concorrenza, nello specifico tra Aeroitalia e Ryanair, potrebbe finire nelle aule dei tribunali visto che proprio Intrieri ha comunicato di aver dato mandato ai legali della compagnia di agire contro il vettore irlandese a seguito di comunicazioni rilasciate dalla stessa, per bocca del suo Country Manager Italia, relative alla cancellazione di alcuni voli di Aeroitalia: “Il messaggio che Ryanair ha inteso diffondere è falso ed altamente lesivo dell’immagine della compagnia aerea italiana; infatti, a differenza di quanto asserito dalla compagnia irlandese e dal suo country manager, Aeroitalia ha provveduto a variare il proprio network nel rispetto della carta dei diritti del passeggero e del regolamento comunitario n. 261/2004”. E buon volo a tutti.

Emanuela Volcan

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