Partono le verifiche dopo gli orrori di Foggia: «Dubbi sul personale». Ma l’ad Vigilante: «Abbiamo rispettato gli standard, siamo tranquilli»
02 Febbraio 2023
Reporter:
Massimiliano Scagliarini
FOGGIA – Nessuno ha comunicato ufficialmente alla Regione che il 24 gennaio i carabinieri di Foggia hanno arrestato 15 dipendenti del «Don Uva», imponendo il divieto di ingresso ad altri 15 dipendenti accusati di violenze sui pazienti psichiatrici. Anche per questo la lettera che il dipartimento Salute ha mandato alle Asl di Foggia e Bat (perché l’altra sede dell’ex ortofrenico è a Bisceglie) è durissima, nei toni e nella sostanza. Ed è stata mandata anche alla Procura di Foggia, per chiedere se ci sono elementi sull’«eventuale responsabilità anche del titolare dell’autorizzazione». Il significato appare questo: se dovesse emergere che all’interno della struttura c’era meno personale rispetto a quanto previsto dai regolamenti, si arriverebbe «alla revoca (immediata) dell’autorizzazione all’esercizio con conseguente chiusura della struttura».
Letta in controluce, la nota firmata venerdì scorso dal capo dipartimento Vito Montanaro sembra voler dire che la Regione non si fida né della Asl di Foggia né dei controlli fatti finora sulla struttura…