«Quando abbiamo ascoltato il brano abbiamo pensato che fosse un inno contro il bullismo e cyberbullismo»
17 Febbraio 2023
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Redazione online
LECCE – Quando le giovani studentesse e studenti del team Mabasta hanno sentito per la prima volta il brano “Supereroi” che l’artista Mr Rain ha portato al Festival di Sanremo hanno subito capito che poteva essere una loro canzone, un inno capace di arrivare ai cuori delle persone e di aiutare, sostenere e incoraggiare le centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi vittime di bullismo e cyberbullismo.
«Non sappiamo se Mattia Balardi, alias Mr Rain, stava pensando ad atti di bullismo e cyberbullismo quando ha scritto il testo di “Supereroi” – hanno dichiarato i ragazzi di Mabasta – ma appena abbiamo sentito le parole e visto la rappresentazione con i bambini, abbiamo iniziato a messaggiarci tra noi e a dire quanto la canzone sembrasse scritta per Mabasta. A quel punto il nostro team leader Mirko Cazzato ci ha spronato ad individuare un modo per “approfittare” di questa bella occasione per dichiarare il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Oltre ovviamente ad aver tutti votato per lui nelle diverse sere, abbiamo quindi pensato di ideare un meme che potesse rappresentarci insieme a Mr Rain e ai suoi meravigliosi bambini. Ci siamo fatti una foto con una bella statua di Superman e l’abbiamo affiancata all’immagine simbolo dell’esibizione di Mr Rain a Sanremo.»
Ad ispirarli alcuni passaggi del brano, come Questi che seguono sono alcuni paragrafi del brano “Supereroi”, l’adattamento ai tanti casi di bullismo e cyberbullismo subiti dai giovani è fin troppo intuitivo:
Quando le giovani studentesse e studenti del team Mabasta hanno sentito per la prima volta i testi del nuovo brano “Supereroi” che l’artista Mr Rain ha portato al Festival di Sanremo hanno subito capito che poteva essere una “loro” canzone, un inno capace di arrivare ai cuori delle persone e di aiutare, sostenere e incoraggiare le centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi vittime di bullismo e cyberbullismo.
«Non sappiamo se Mattia Balardi, alias Mr Rain, stava pensando ad atti di bullismo e cyberbullismo quando ha scritto i testi di “Supereroi” – hanno dichiarato i ragazzi di Mabasta – ma appena abbiamo sentito le parole e visto la rappresentazione con i bambini, abbiamo iniziato a messaggiarci tra noi e a dire quanto la canzone sembrasse scritta per Mabasta. A quel punto il nostro team leader Mirko Cazzato ci ha spronato ad individuare un modo per “approfittare” di questa bella occasione per dichiarare il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Oltre ovviamente ad aver tutti votato per lui nelle diverse sere, abbiamo quindi pensato di ideare un meme che potesse rappresentarci insieme a Mr Rain e ai suoi meravigliosi bambini. Ci siamo fatti una foto con una bella statua di Superman e l’abbiamo affiancata all’immagine simbolo dell’esibizione di Mr Rain a Sanremo.»
L’adattamento ai tanti casi di bullismo e cyberbullismo subiti dai giovani è fin troppo intuitivo: «Non puoi combattere una guerra da solo, il cuore è un’armatura, ci salva ma si consuma, a volte chiedere aiuto ci fa paura ma basta un solo passo come il primo uomo sulla luna». Oppure «perché da fuori non si vede quante volte hai pianto, siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro…»
I ragazzi di Mabasta sono coloro che dal 2016 animano il movimento giovanile contro ogni forma di bullismo, cyberbullismo e bodyshaming e portano in tutta Italia (l’anno scorso hanno interagito con oltre 40mila studenti) il “Modello Mabasta”, protocollo di sei azioni pensate e condotte quasi esclusivamente dai giovani stessi.