Impossibile abortire in 5 ospedali. Infermieri e OSS (ma anche alcuni Medici) appoggiano denuncia dei Radicali.
Impossibile abortire: riceviamo e pubblichiamo il commento di 37 tra Infermieri, OSS e due Medici a sostegno della denuncia di alcune ore fa da parte del gruppo Radicali.
Nelle scorse ore l’avvocato Giulia Crivellini, tesoriera dei Radicali Italiani e candidata alle Regionali Lombardia, ha sollevato il velo sulla situazione di cinque ospedali lombardi in cui il 100% dei medici è obiettore di coscienza rispetto l’aborto.
Si tratta degli ospedali di Oglio Po, in provincia di Cremona, dell‘Ospedale di Gallarate, in provincia di Varese, dell’ospedale di Sondalo e dell’Ospedale di Chiavenna, entrambi in provincia di Sondrio e dell’ospedale di Iseo, in provincia di Brescia.
I colleghi hanno reagito alla notizia con questa lettera pubblica, aggiungendo che nei prossimi giorni si riserveranno di radunare nuove adesioni e formulare un appoggio concreto alla denuncia.
Precisano inoltre che “non vi è alcuna volontà di trasformare l’argomento in un sostegno a quella o all’altra lista elettorale. Il problema è trasversale alla politica e necessità di un’organizzazione delle risorse umane che non ostacolino quei diritti previsti per legge da ormai oltre 50 anni.
Secondo i Radicali, oltrettuto, è proprio tutta la situazione regionale ad essere complessa.
“In altri undici ospedali lombardi l’ottanta per cento dei medici è obiettore e questo significa rendere davvero complicato per una donna poter accedere a una interruzione di gravidanza per le donne che si rivolgono a quell’ospedale” spiega la candidata Giulia Crivellini.