Il suo ingresso nell’atmosfera intorno alla mezzanotte
Elena Del Mastro — 8 Gennaio 2023
Si chiama Erbs, è un satellite della Nasa e per quasi 38 anni ha orbitato nello Spazio, per 21 anni ha raccolto dati su atmosfera e clima, misurando i livelli di ozono, vapore acqueo e aerosol. Dal 2005 ha smesso di funzionare diventando uno degli ormai numerosissimi detriti spaziali nell’orbita terrestre. “Spazzatura spaziale”, direbbero gli eroi spaziali della Marvel. Ora Erbs sta per iniziare la sua caduta incontrollata verso la Terra. Il suo ingresso nell’atmosfera è previsto nella notte fra l’8 e il 9 gennaio. Ma secondo i calcoli degli scienziati non ci sono pericoli: è probabile che si disintegrerà attraversando l’atmosfera.
La caduta sarà sì incontrollata, ma non inosservata. Secondo quanto riportato dall’Ansa, per i calcoli più recenti disponibili del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, l’ingresso nell’atmosfera è atteso alle 00,40 italiane del 9 gennaio, con un margine di 17 ore in più o meno. Secondo le previsioni della Nasa il satellite Erbs (Earth Radiation Budget Satellite), del peso di quasi due tonnellate e mezzo, dovrebbe essere quasi completamente distrutto nell’impatto con l’atmosfera, ma alcuni frammenti potrebbero comunque arrivare a terra. Per l’agenzia spaziale americana “il rischio che qualcuno venga colpito è calcolato in 1 su 9.400“.
Finisce così la storia di Erbs e il suo fluttuare nello Spazio. Lanciato nel 1984 con lo shuttle Challenger, il satellite Erbs era stato progettato per funzionare due anni ma poi ha raccolto dati da inviare sulla Terra per ben 21 anni. Dal 2005 ha smesso di funzionare diventando uno dei numerosissimi detriti spaziali rimasti in orbita e che prima o poi sono destinati a precipitare. Non si tratta di scenari apocalittici o da film di fantascienza ma un fenomeno ormai molto comune da quando l’uomo ha iniziato la sua corsa nello Spazio. Tanto che gli esperti stimano che episodi simili si verifichino ogni uno o due giorni.
Fra i casi più eclatanti, il più recente è stato lo stadio centrale del razzo cinese Lunga Marcia 5B da 25 tonnellate utilizzato per portare in orbita i nuovi moduli della stazione spaziale cinese in costruzione. E’ stata la quarta volta per il lanciatore cinese, dopo i rientri incontrollati avvenuti a maggio 2020, a maggio 2021 e a luglio 2022. I frammenti degli ultimi due erano fortunatamente caduti nell’oceano Pacifico, ma nel maggio 2020 erano finiti su un villaggio della Costa d’Avorio.
Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.
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