Domande ambigue al Concorso, Tribunale riammette Infermiera. La battaglia legale, durata diversi mesi, ha visto la collega vittoriosa.
Una risposta giudicata sbagliata l’aveva esclusa dal concorso ma il Tribunale ha ribaltato la situazione.
Succede in Toscana dove un’Infermiera non si è arresa ed ha battagliato legalmente per diversi mesi sostenendo di aver diritto ad essere ammessa alla graduatoria del Concorso pubblico.
Dovendo ricostruire la procedura di prelievo di sangue capillare, la collega aveva individuato come prima azione da compiere quella di lavarsi le mani.
Risposta che Estar (l’ente amministrativo regionale che si occupa dei concorsi della sanità toscana) aveva giudicato come errata. E proprio questo presunto errore ha determinato poi l’esclusione della candidata.
L’Infermiera ha però presentato ricorso al Tar, che per primo ha ribaltato il giudizio dell’Ente definendo la domanda “ambigua”.
In questi giorni il successivo ricorso al Consiglio di Stato ha poi definitivamente confermato questa sentenza, permettendo quindi di accettare la risposta della collega come valida.
Francesca Ricci è una web-writer esperta in ambito sanitario. Da anni si occupa di questioni sociali, politica ed economia.