L’ex attaccante della Nazionale aveva 58 anni. Da tempo lottava contro un tumore al pancreas. L’annuncio della famiglia
06 Gennaio 2023
Redazione online
Il mondo del calcio in lutto per la morte di Gianluca Vialli. L’ex attaccante della Nazionale è morto a 58 anni. Vialli si è spento in una clinica di Londra dove era ricoverato. Da tempo lottava contro un tumore al pancreas. Era nato a Cremona il 9 luglio del 1964. Ex bomber della Sampdoria scudettata di mister Boskov e della Juventus, è stato poi allenatore.
La famiglia di Vialli ha confermato la morte dell’ex campione con una nota. «Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli – fanno sapere – circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori».
Amico fraterno dell’allenatore della Nazionale, Roberto Mancini, aveva lasciato il ruolo di capo delegazione dell’Italia il 14 dicembre scorso, per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Nel messaggio salutava tutti con queste parole: «Al termine di una lunga e difficoltosa trattativa con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio». La morte di Vialli arriva a pochi giorni da quella di Pelè e di Sinisa Mihajlovic.
Cremonese, Sampdoria, Juventus, Chelsea e la maglia azzurra dell’Italia. Sono state queste le maglie con le quali Gianluca Vialli, scomparso oggi all’età di 58 anni, si è affermato ad altissimi livelli rientrando nella cerchia molto ristretta di calciatori (unico attaccante) che hanno vinto tutte le principali competizioni Uefa per club. Debutta tra i prof con la maglia grigiorossa in serie C nella stagione 1980-1981. Il debutto in B avviene a settembre 1981 e con la maglia della Cremonese totalizza 105 presenze e 23 gol in quattro stagioni, contribuendo con 10 gol in maniera decisiva alla promozione in A (Mondonico in panchina), dopo 54 stagioni, nella stagione 1983-1984. In estate passa alla Sampdoria di Paolo Mantovani, che attorno ai gemelli del gol Mancini-Vialli costruisce una grande squadra, protagonista di quegli anni in Italia e in Europa. Con la maglia blucerchiata rimane 8 stagioni totalizzando 328 presenze e 141 gol.
Ricco il palmares: scudetto, Coppa delle Coppe, 4 Coppa Italia, Supercoppa italiana, una finale di Coppa Campioni persa al supplementare a Wembley contro il Barcellona di Ronald Koeman, sua ultima apparizione in maglia Samp. Quindi passa alla Juventus di Baggio e Ravanelli (e poi di Del Piero), dove rimane per quattro stagioni con Trapattoni e poi con Lippi alla guida totalizzando 145 gare e 53 reti. Anche in questo caso ricco il palmares: scudetto, Champions League, Coppa Uefa, Coppa Italia e Supercoppa italiana.
Nella stagione 1996-1997 approda al Chelsea, dove con Gianfranco Zola e Roberto Di Matteo forma un trio italiano di altissimo livello. In panchina c’è Ruud Gullit, che nel febbraio 1998 proprio a causa di dissidi con l’azzurro, si dimette e la società promuove nel ruolo di allenatore-giocatore proprio Gianluca Vialli che con la squadra inglese totalizza 78 gare e 40 gol da giocatore (più quasi due stagioni poi da allenatore), portando nel suo personale palmares Coppa delle Coppe, Supercoppa, Coppa d’Inghilterra, Coppa di Lega inglese.
Significativa la sua storia con la maglia dell’Italia di cui è stato anche capitano: 21 presenze e 11 reti con l’Under 21 (argento e bronzo agli Europei di categoria 1984 e 1986), quindi l’esordio il 16 novembre 1985 con la nazionale maggiore con cui colleziona 59 presenze condite da 16 gol. Gioca due Mondiali (1986 e 1990) e un Europeo (1988). L’azzurro torna prepotente nella sua vita quando nel marzo 2019 viene nominato ambasciatore italiano per gli Europei del 2020 e da novembre dello stesso anno diventa capodelagazione della Nazionale allenata dal suo grande amico Roberto Mancini. Iconico il loro abbraccio dopo la vittoria degli Europei nel 2021 a Wembley contro l’Inghilterra.
La Figc per ricordarlo ha disposto un minuto di raccoglimento da osservare prima di tutte le gare dei campionati di calcio in programma nel prossimo fine settimana.
IL CORDOGLIO
«Ciao Gianluca»: la Juventus saluta così Gianluca Vialli. Sui social, il club bianconero ha voluto omaggiare l’ex bianconero postando una foto dell’ex calciatore che alza al cielo la Champions League, dopo la vittoria nella finalissima del maggio 1996 contro l’Ajax.
Cordoglio anche dal Napoli Calcio. «Aurelio De Laurentiis e tutto il Napoli si uniscono al dolore della famiglia e del mondo dello sport per la scomparsa di Gianluca Vialli indimenticabile campione ed esempio di grande spessore umano».
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina ricorda così Gianluca Vialli: «Quello che ha fatto per la maglia azzurra non sarà mai dimenticato». «Sono profondamente addolorato – aggiunge Gravina – ho sperato fino all’ultimo che riuscisse a compiere un altro miracolo, eppure mi conforta la certezza che quello che ha fatto per il calcio italiano e la maglia azzurra non sarà mai dimenticato. Senza giri di parole: Gianluca era una splendida persona e lascia un vuoto incolmabile, in Nazionale e in tutti coloro che ne hanno apprezzato le straordinarie qualità umane».