SULMONA – Dal penitenziario di Chieti, dove si trova recluso, uscirà tra qualche giorno ma il Tribunale lo vuole monitorare e controllare pedissequamente. Per questo il giudice per le indagini preliminari, Francesca Pinacchio, ha firmato ieri l’ordinanza di sostituzione della misura cautelare per un 31 enne di Castel Di Sangro, arrestato nella vigilia dello scorso capodanno per il reato di evasione. Il giovane tornerà agli arresti domiciliari, lontano dalla sua ex e dai suoi cari, con il braccialetto elettronico che serve a monitorare da remoto gli spostamenti dell’indagato. L’istanza era pervenuta dal suo avvocato difensore, Gaetana Di Ianni, che aveva chiesto al giudice di allentare la misura cautelare. Richiesta accolta ma rigorosamente con il dispositivo visto il precedente. Il giovane era stato tratto in arresto un anno fa per i maltrattamenti all’ex compagna. Nel mese di agosto violò più volte i domiciliari, come documentato dai militari dell’Arma che depositarono apposita informativa alla Procura. Si aprirono quindi le porte del carcere. Sette mesi di reclusione tra casa e cella fino allo scorso 23 dicembre quando il giudice, visto l’allentamento delle esigenze cautelari, sostituì la custodia cautelare in carcere con i domiciliari. Nemmeno il tempo di rientrare a casa che il 31 enne, la sera stessa, si recò in un bar per la sua uscita irrinunciabile, ovvero il brindisi della vigilia di Natale. Un’evasione che gli è costata un’ulteriore segnalazione in Procura con il contestuale ritorno dietro le sbarre a ridosso del capodanno. Una condotta al quanto sui generis che ha spinto il Gip, con la nuova ordinanza emessa ieri, a sostituire di nuovo la misura ma con il braccialetto elettronico. Dal carcere passa ai domiciliari, non appena arriverà il dispositivo, in un’abitazione campana, lontano dal bar sotto casa e dalla sua compagna, persona offesa del procedimento principale che lo vede indagato per maltrattamenti.