giochi-del-mediterraneo,-37-proposte-progettuali-per-lo-stadio-del-nuoto-di-taranto

Giochi del Mediterraneo, 37 proposte progettuali per lo Stadio del Nuoto di Taranto

Prosegue l’iter per la costruzione della piscina olimpica a Taranto per i Giochi del Mediterraneo del 2026. Oggi il Comitato organizzatore ha diffuso una nota stampa relativa alla partecipazione al concorso di progettazione.

“Ampia partecipazione – si legge – al concorso di progettazione per la piscina olimpica di Taranto, 37 le proposte inviate nei termini previsti dalla prima fase, scaduti ieri. La procedura prevede l’anonimato degli invii, ma le richieste di chiarimenti tecnici sono giunte anche da Iran, Turchia, Spagna, Argentina, Regno Unito, a testimoniare il grande interesse internazionale suscitato.

Chiuso il termine di presentazione delle proposte, come da indicazioni Anac – prosegue la nota stampa – è stata nominata la Commissione Giudicatrice che entro il 10 marzo selezionerà le migliori 5 proposte ammesse alla seconda fase progettuale. I 5 componenti effettivi e i 2 supplenti designati dal Comitato organizzatore fra personalità di alto profilo, sono l’arch. Maria Piccarreta (presidente), Segretaria regionale del Ministero della Cultura nonché Soprintendente ai Beni AAAS di Bari, di Lecce, Brindisi e Taranto e progettista di numerosi interventi di interesse internazionale; l’arch. Benedetta Tagliabue, progettista esperta di rilevanza internazionale, cofondatrice del prestigioso studio barcellonese EMBT (che ha realizzato una serie di opere iconiche a Barcellona e nel mondo) e docente universitaria in diverse sedi accademiche; l’arch. Simonetta Dello Monaco, progettista esperta ed operatrice culturale di fama internazionale; l’ing. Paolo Garofoli, Direttore Dipartimento regionale Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana (indicato dalla Regione Puglia); l’arch. Ubaldo Occhinegro, progettista esperto, Docente del Politecnico di Bari (indicato dal Comune di Taranto). I supplenti individuati dal Comitato sono l’ing. Francesco Rotondo, docente universitario all’Università Politecnica delle Marche e presidente regionale dell’Istituto nazionale di Urbanistica, e l’arch. Lorenzo Pietropaolo, progettista esperto e docente del Politecnico di Bari.

(Ndr, sull’argomento si registra la perentoria presa di posizione dell’Ordine degli Architetti di Taranto che richiama i termini di un protocollo d’intesa precedentemente siglato con il Comitato Organizzatore – qui il documento).

La Piattaforma concorsuale utilizzata (concorsidiprogettazione) è stata scelta perché, oltre che moderna ed efficiente, è soprattutto in grado di garantire il pieno anonimato delle proposte, come richiesto dalle norme ANAC. Il concorso è stato notificato a tutti gli ordini provinciali degli architetti e degli ingegneri d’Italia, promosso sul sito del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e pubblicato – oltre ai tradizionali mezzi stampa – sulle principali piattaforme settoriali italiane e internazionali (europaconcorsi, professionearchitetto, archiportale, ingenio, archdaily, competitionarchitecturenetwork, archiECHO, bustler, archup, thecompetitionsblog, architexturez ecc). Inoltre le informazioni sul concorso tarantino sono state diffuse nel mondo dall’Uia – Unione Internazionale degli Architetti.

La seconda fase progettuale si concluderà il 9 aprile con la presentazione dei progetti architettonici. Il 14 aprile sarà pubblicata la graduatoria finale e proclamato il gruppo vincitore, che entro il 23 giugno dovrà trasmettere il progetto completo di fattibilità tecnico-economica propedeutico all’appalto dei lavori.

Lo Stadio del Nuoto prevede due vasche da 50 mt, una coperta e l’altra scoperta. La posizione prospiciente al mare e la collocazione urbana richiedono uno studio approfondito di inserimento paesaggistico e una qualità architettonica che minimizzi l’impatto ambientale, caratterizzando il waterfront con un segno iconico che costituisca un’eredità positiva per la città di Taranto. Il concorso si basa sul progetto preliminare redatto dall’Agenzia regionale Asset e dall’Ufficio tecnico comunale di Taranto, in cui sono stati individuati gli spazi funzionali, il dimensionamento, i criteri di progettazione dell’impianto natatorio basati sull’ecosostenibilità, sull’autosufficienza energetica e sull’innovazione tecnologica”.

(Ndr, sull’argomento si registra la perentoria presa di posizione dell’Ordine degli Architetti di Taranto che richiama i termini di un protocollo d’intesa precedentemente siglato con il Comitato Organizzatore – qui il documento).

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *