Oggetto della richiesta: “Le frasi postate sui social dall’allora ministro dell’Interno, rivolte a Carola Rackete, comandante della Sea Watch 3”,
La redazione
Con dieci voti a favore, tre contrari (2 del Pd e uno del M5s) e due astenuti (Ivan Scalfarotto di Italia viva e Ilaria Cucchi di Avs) la Giunta delle elezioni e immunità del Senato, assente il suo Presidente, Dario Franceschini, ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per le opinioni espresse sui social nei confronti della comandante della Sea Watch3, Carola Rackete.
Secondo i senatori della Giunta le dichiarazioni sui social di Salvini, che i magistrati ritengono offensive (tra il diffamatorio ed il calunnioso) nei confronti della Rackete, attengono alla sfera dell’insindacabilità di cui gode in qualità di senatore, avendole espresse nell’esercizio della sua attività politica.
Ora la palla passa all’Aula del Senato, sempre che il Capitano, soprannome di cui Salvino va fiero, non decida di rinunciare all’immunità e sottoporsi al giudizio dei magistrati, non nascondendosi dietro un’autorizzazione a procedere, negata da una maggioranza di destra che in pochi mesi già fa quadrato… a prescindere.
Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Contatti: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it. Grazie.