Un nuovo ricorso presentato presso la corte costituzionale di Karlsruhe mette sotto accusa il quantitative easing di Mario Draghi per la pioggia di titoli pubblici acquistati negli scorsi anni, e oggi ampiamente deprezzati. Ma le perdite sono solo virtuali. E anche se la Banca centrale dovrà rinunciare ai ricchi profitti degli ultimi anni, in cambio l’allentamento monetario ha permesso agli Stati di finanziarsi a costi molto bassi